Il cane da riporto può essere un fedele alleato nel momento della caccia ma addestrarlo potrebbe non essere così semplice.
Per educare un cane infatti è necessario essere pazienti ed autorevoli: la prima perché l’apprendimento non è immediato ma deve essere consolidato con il tempo; la seconda per essere identificato come capo branco e farsi obbedire.
Per velocizzare l’addestramento si consiglia di sottoporvi il cane fin da piccolo (prima di aver compiuto un anno di età).
I comandi del cane da riporto
L’addestramento del cane da riporto non è molto diverso da qualsiasi altro cane utilizzato per la caccia; l’unica differenza reale consiste nello specializzarsi nell’ultimo dei comandi: il porta.
Questi consistono in ordini vocali e gestuali che indicano al cane i precisi comportamenti da tenere.
Chiamata
La chiamata serve ad indicare al cane di tornare velocemente dal proprio padrone. È consigliabile iniziare l’addestramento all’int
erno di spazi chiusi così da permettere al cane di assimilare il comando con più facilità. In un secondo momento invece si dovrà passare ad uno spazio aperto e provare ad aumentare anche la difficoltà proponendogli un semplice fischio invece della propria voce.
Terra
Terra viene utilizzato per indicare al cane di fermarsi nel punto in cui si trova e di accucciarsi a terra rivolgendo il muso verso il proprio obiettivo.
Va’
Al cane, appena fermato, viene dato il permesso di continuare la propria corsa nella direzione che stà indicando il padrone con un gesto della mano. Questo non deve necessariamente coincidere con l’obiettivo di prima.
Dietro
Con questo comando al cane viene ordinato di interrompere qualsiasi azione stia svolgendo per tornare ai piedi del proprio padrone.
Seduto
Il cane deve mettersi seduto sulle zampe posteriori e rivolgere lo sguardo al proprio padrone in attesa di un nuovo comando.
Porta
Questo è il comando più importante per il cane da riporto perché gli indica di consegnare la preda appena catturata senza danneggiarla o perderla.
Il metodo del calzino
Questo metodo è uno dei più semplice ed efficaci per addestrare il proprio cane da riporto fin da cucciolo.
Il calzino non dovrà essere più grande del pugno della propria mano e dovrà essere riempito con piume di un animale selvatico per assomigliare il più possibile ad una preda.
Esistono adesso due varianti, ognuna con un differente livello di difficoltà.
La più semplice consiste nel portare il proprio cane al guinzaglio ponendogli in bocca il calzino pieno di piume. Il compito del cane è quello di completare la passeggiata senza farlo cadere a terra.
Più complessa è quella invece che prevede di lanciare il calzino lontano e di farselo riportare allontanandosi progressivamente da lui man mano che si avvicina.
La difficoltà può essere poi aumentata interferendo nel suo percorso con comandi come terra, seduto e va.
In entrambi i casi il cane da riporto deve essere premiato con carezze, biscotti ed altre ricompense ma solo quando se le merità davvero.
Quando il livello di addestramento è stato raggiunto (solitamente verso otto/dieci mesi) si può utilizzare un animale selvatico morto al posto del calzino.
Hai problemi con il “porta” del tuo cane? Prova questo metodo, rimarrai stupito dei progressi.